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Quale vino per sangria? Come scegliere quello giusto

La sangria è uno dei cocktail più conosciuti della tradizione spagnola: una bevanda rinfrescante che ha conquistato palati in tutto il mondo e che è facilmente replicabile anche a casa propria. Tuttavia, molti commettono l’errore di pensare che qualsiasi vino possa andare bene per prepararla!

Invece, come vedremo nelle prossime righe, la scelta del vino giusto è fondamentale per ottenere una sangria equilibrata e deliziosa.

Perché la scelta del vino è così importante

Il vino rappresenta la base della sangria, costituendo circa il 70% della bevanda finale. La sua qualità e le sue caratteristiche organolettiche influenzano pertanto in modo diretto e fondamentale il gusto, l’aroma e l’equilibrio del cocktail. Un vino sbagliato può rendere la sangria troppo acida, eccessivamente dolce o semplicemente sgradevole al palato!

Ciò premesso, condividiamo come la sangria tradizionale spagnola utilizzi vini rossi giovani e fruttati, con un grado alcolico moderato e un profilo gustativo che si sposa armoniosamente con frutta fresca, spezie e liquori aggiunti. La scelta non è casuale: servono questi vini proprio perché mantengono la loro identità senza sovrastare gli altri ingredienti, creando un insieme armonioso.

Caratteristiche del vino ideale per la sangria

Il vino perfetto per la sangria deve possedere alcune caratteristiche specifiche. Vediamole insieme, in brevità.

Innanzitutto, dovrebbe essere giovane e fresco, preferibilmente con un’età compresa tra uno e tre anni. I vini troppo invecchiati perdono la loro freschezza e sviluppano note complesse che possono confliggere con gli altri sapori della sangria.

L’acidità è un altro fattore determinante. Un vino con una buona acidità naturale bilancia la dolcezza della frutta e dello zucchero aggiunto, evitando che la sangria risulti stucchevole. Il grado alcolico dovrebbe oscillare tra gli 11 e i 13 gradi, sufficientemente alto da dare struttura alla bevanda ma non eccessivo da renderla troppo forte.

Per quanto riguarda il profilo gustativo, sono da preferire vini con note fruttate pronunciate, come frutti rossi, ciliegie o prugne: questi sapori si integrano naturalmente con la frutta fresca tipicamente utilizzata nella sangria. La presenza di tannini dovrebbe essere moderata: troppo pronunciati potrebbero rendere la bevanda astringente e poco piacevole.

Varietà di uve consigliate

Tra le varietà più adatte troviamo il Tempranillo, uva simbolo della Spagna, che offre freschezza e note fruttate ideali. Il Garnacha (Grenache) è un’altra eccellente scelta, con la sua natura generosa e i sapori di frutti rossi maturi. Il Bobal, vitigno autoctono spagnolo, è particolarmente apprezzato per la sangria grazie alla sua acidità vivace e al colore intenso.

Anche varietà internazionali possono funzionare bene: il Merlot giovane offre morbidezza e frutti rossi, mentre un Sangiovese leggero può apportare freschezza e note di ciliegia. L’importante è evitare vini troppo strutturati o con personalità troppo marcata.

Errori da evitare: ecco i più gravi

Il primo errore da evitare è utilizzare vini di scarsa qualità pensando che “tanto si mescola con altro”. Un vino difettoso rovinerà inevitabilmente la sangria. Allo stesso modo, è sbagliato usare vini troppo costosi o pregiati: le loro caratteristiche complesse si perderebbero nella miscela.

Non utilizzare mai vini dolci o liquorosi come base: la sangria diventerebbe eccessivamente dolce e squilibrata. Evitare anche vini troppo tannici come Barolo o Brunello di Montalcino, che renderebbero la bevanda astringente.

Infine, condividiamo come un altro errore comune è non considerare la temperatura di servizio del vino prima della preparazione. Il vino dovrebbe essere fresco ma non freddo, per permettere una migliore integrazione con gli altri ingredienti.

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