I vini furbi che rendono la carne morbidissima e spendi la metà: tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza
Nell’arte culinaria italiana, il brasato rappresenta un piatto iconico, noto per la sua carne tenera e saporita. Tradizionalmente, per la sua preparazione si è sempre consigliato l’uso di vini pregiati come il Barolo, ma le novità nel settore enologico e le esigenze di bilancio stanno spingendo a rivalutare questa scelta. Oggi, è possibile ottenere un brasato perfetto utilizzando vini intelligenti che garantiscono morbidezza alla carne e un notevole risparmio economico.
Il segreto di un brasato impeccabile risiede nella qualità dell’ingrediente liquido usato per la marinatura e la cottura. Sebbene il Barolo sia celebre per le sue caratteristiche tanniche e aromatiche, il suo costo elevato rende meno accessibile la preparazione quotidiana.
Negli ultimi anni, enologi e chef hanno sperimentato alternative valide, prediligendo vini rossi con buon corpo, tannini equilibrati e un prezzo più contenuto. Questi vini permettono di mantenere la carne succulenta, favorendo una cottura lenta che ne esalta il sapore senza incidere in modo significativo sul budget.
Vini alternativi per un brasato di qualità
Tra le scelte più consigliate emergono il Nebbiolo d’Alba, il Dolcetto, e il Barbera, tutti provenienti dalle regioni piemontesi ma con un prezzo mediamente inferiore rispetto al Barolo. Questi vini offrono una struttura tannica sufficiente a intenerire la carne durante la lunga cottura, donando inoltre un bouquet aromatico ricco e complesso. Anche altre denominazioni come il Valpolicella Superiore o un buon Chianti Classico possono essere ottime soluzioni per chi desidera sperimentare con sapori differenti, pur mantenendo la morbidezza tipica del brasato.

Non serve il Barolo per un brasato perfetto: i vini furbi che rendono la carne morbidissima tutti i dettagli- notizievino.it
Oltre al tipo di vino, è fondamentale la tecnica di cottura: la carne deve essere rosolata inizialmente a fuoco vivo per sigillare i succhi, quindi lasciata cuocere lentamente nel vino scelto, accompagnata da aromi come rosmarino, alloro e chiodi di garofano. Questa combinazione permette di ottenere una carne saporita e tenerissima, anche utilizzando vini meno costosi.
Utilizzare un vino più economico ma comunque di buona qualità non significa rinunciare al gusto o alla tradizione, ma piuttosto adattarsi a un mercato in cui la sostenibilità economica è sempre più importante. Le nuove scelte enologiche per il brasato rappresentano una risposta intelligente per chi vuole portare in tavola un piatto raffinato senza dover spendere cifre elevate.
In definitiva, per chi desidera cimentarsi con il brasato senza esaurire il portafoglio, è consigliabile orientarsi verso vini rossi territoriali, con un buon equilibrio tra tannicità e acidità, che siano in grado di valorizzare la carne senza sovrastarne il sapore. La sperimentazione con queste alternative permette di scoprire nuove sfumature gustative, mantenendo viva la tradizione e salvaguardando il piacere della tavola.
Non serve il Barolo per un brasato perfetto: i vini furbi che rendono la carne morbidissima- notizievino.it







