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La “Madame Martis ” batte il Dom Pérignon

Risultato storico per Maso Martis: il prestigioso Trentodoc Madame Martis Riserva 2013 conquista il quarto posto alla Sentenza di Verona, la blind tasting organizzata dal Gambero Rosso durante il Vinitaly.

Trionfo trentino alla “Sentenza di Verona” per Maso Martis

Un piazzamento d’eccezione che porta la maison trentina davanti a etichette leggendarie come Dom Pérignon, staccato con un punteggio inferiore (7,45 contro 7,66).

Sul podio, nomi che sono autentici capisaldi dell’enologia mondiale:

  1. Egly-Ouriet – Champagne Grand Cru Extra Brut (8,2)

  2. Krug – Brut Grand Cuvée 171ème Édition (8)

  3. Ca’ del Bosco – Franciacorta Dosage Zéro Annamaria Clementi Riserva 2014 (7,84)

  4. Maso Martis – Madame Martis Riserva 2013 (7,66)

  5. Dom Pérignon – Champagne Brut 2015 (7,45)

Una vittoria simbolica per lo spumante italiano

Il risultato ottenuto da Maso Martis assume un significato ancora più forte se si considera che ha superato altri grandi nomi della spumantistica italiana, come:

  • Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015 (Trentodoc)

  • Alta Langa Pas Dosé 140 Mesi Zero 2011 di Enrico Serafino

  • Franciacorta Bagnadore Riserva 2016 di Barone Pizzini

Un riconoscimento che riempie d’orgoglio non solo l’enologo Matteo Ferrari, ma l’intera famiglia Stelzer, fondatori di Maso Martis. Oggi l’azienda è portata avanti anche dalle figlie Alessandra e Maddalena, che hanno raccolto il testimone dei genitori Antonio e Roberta.

Una cuvée di rara eleganza

Il Gambero Rosso ha così descritto il vino trentino: “Il Madame Martis Riserva 2013 è molto complesso aromaticamente, tra pietra focaia e agrumi, con un leggero tocco affumicato ed erbe aromatiche. In bocca sfoggia un’eleganza e una freschezza che abbiamo ritrovato solo nelle migliori Cuvée, accompagnate da una solida struttura fatta di sapore e sapidità.”

 La “Sentenza di Verona”: una degustazione dal tono provocatorio

La degustazione – tenutasi lunedì 7 aprile allo stand del Gambero Rosso durante il Vinitaly – ha voluto giocare con l’idea di una “sentenza” definitiva sul tema: qual è il miglior spumante del mondo?

Ma come hanno precisato gli organizzatori: “L’intento non era stilare un verdetto assoluto, ma stimolare una riflessione. Abbiamo selezionato quindici etichette simbolo di diversi territori – Champagne, Trentodoc, Franciacorta, Alta Langa, Oltrepò Pavese, Cava, bollicine inglesi – e le abbiamo degustate alla cieca. Un unico campione per tutti i giurati: giornalisti, comunicatori, ed enologi specializzati nel Metodo Classico. Più che il prodotto ‘migliore’, volevamo capire quale fosse il più piacevole.

Info su Maso Martis: https://www.masomartis.it/

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