Nel 2024, sono stati oltre 750 milioni i litri di vino e spumante venduti nei supermercati e discount italiani. Anche in Basilicata, il mercato della GDO ha continuato a giocare un ruolo fondamentale nelle scelte dei consumatori, con l’Aglianico che si conferma il vino più acquistato nella regione, seguito dal Prosecco e dal Lambrusco.
Questi sono alcuni dei dati emersi dallo studio “Circana per Vinitaly”, che sarà presentato ufficialmente lunedì 7 aprile durante la tavola rotonda “Vino e Gdo: Innovazione, Mercati e Opportunità” a Vinitaly. Un’occasione di confronto tra produttori e distributori per analizzare le dinamiche del mercato e le prospettive future del settore.
A guidare le preferenze in Basilicata è l’Aglianico, vitigno simbolo della regione, mentre il Prosecco mantiene la sua posizione dominante a livello nazionale, con quasi 50 milioni di litri venduti e una crescita del 4,7%. Il Lambrusco, che chiude il podio lucano, è anche il terzo vino più acquistato in Italia con oltre 15 milioni di litri venduti. Subito dopo, in quarta e quinta posizione, troviamo rispettivamente il Trebbiano e il Montepulciano.
Negli ultimi anni, il settore vinicolo ha affrontato sfide complesse nella grande distribuzione, con un calo delle vendite a causa dell’aumento dei costi di produzione e delle conseguenti ripercussioni sui prezzi. Tuttavia, a partire dal 2023, il mercato ha iniziato a mostrare segnali di ripresa. Anche se il 2024 si chiude con un -1,3% a volume rispetto all’anno precedente, si registra un +2,2% a valore, segno che i consumatori stanno privilegiando vini di maggiore qualità. In questo contesto, i vini in bottiglia a denominazione d’origine segnano un +0,7%, con una crescita particolarmente marcata per i rosati. Il prezzo medio di una bottiglia a denominazione d’origine (Doc, Docg, Igt) è salito a 5,57 euro al litro, ma con un aumento contenuto del 2%, decisamente più moderato rispetto al 2023, quando l’incremento aveva superato il 6%.
“La frenata dovuta ai prezzi sembra essere alle spalle, ma il contesto attuale non permette ancora di parlare di una crescita sostenuta” – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana – “I consumatori hanno ridotto gli acquisti o si sono orientati verso brand con un prezzo più accessibile, ma ci sono segnali positivi su cui lavorare. Sarà fondamentale sfruttare questo equilibrio precario per individuare strategie efficaci e mantenere l’attenzione sulle esigenze del consumatore”.
Anche per Vinitaly, la GDO resta un canale strategico per il mercato domestico. “Promuovere la cultura del vino e la conoscenza del prodotto attraverso tutti i canali commerciali è essenziale per sostenere le vendite” – commenta Maurizio Danese, Amministratore Delegato di Veronafiere – “Per questo, ogni anno, dedichiamo uno spazio di confronto specifico sul rapporto tra il vino e la grande distribuzione, offrendo strumenti di market intelligence utili alle imprese per affrontare le sfide del mercato e individuare nuove opportunità di business”.
L’analisi completa della ricerca “Circana per Vinitaly” sarà disponibile durante la tavola rotonda del 7 aprile, offrendo un quadro dettagliato delle tendenze nazionali e regionali, con un focus anche sui vini emergenti e sulle prospettive per il futuro del settore.
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