Il Vinitaly 2025 si è confermato ancora una volta come il palcoscenico ideale per i grandi protagonisti del vino italiano. Tra questi, Col Vetoraz ha saputo distinguersi non solo per la qualità dei suoi spumanti, ma anche per una visione chiara e controcorrente sul futuro del settore. L’azienda di Valdobbiadene, infatti, ha scelto di spostare l’attenzione dal dibattito sui dazi a un problema ben più profondo e strategico: la difesa della cultura del valore nel mondo del vino.
I dazi non sono il vero problema: la riflessione di Col Vetoraz
Durante la manifestazione, Loris Dall’Acqua – enologo e amministratore delegato di Col Vetoraz – ha espresso un punto di vista netto e inaspettato: l’impatto dei dazi sull’export di fascia alta è minimo e in gran parte psicologico. Il vero campanello d’allarme, invece, arriva dai dati dell’Osservatorio Prosecco relativi al mercato USA.
Se la fascia tra i 7 e i 10 euro cresce del 23%, quella tra 5 e 7 euro crolla del 47%, mentre i vini tra 2 e 3 euro registrano un +939%. Un dato che, più che incoraggiante, è inquietante. Segnala infatti una corsa al ribasso che rischia di compromettere la percezione di valore del prodotto, soprattutto all’estero.
Per Col Vetoraz è chiaro: servono meno compromessi e più coraggio nel posizionarsi in una fascia alta e consapevole, dove la qualità non è negoziabile e dove il mercato, sebbene di nicchia, continua a rispondere positivamente.
Valdobbiadene DOCG: una scelta di identità, non solo di qualità
Proprio per tutelare l’identità del territorio e del prodotto, Col Vetoraz ha scelto già nel 2017 di abbandonare la parola “Prosecco” nella propria comunicazione. Troppo generica, troppo esposta al rischio di inflazione del valore. Al suo posto, una definizione più chiara e radicata: Valdobbiadene DOCG.
Questa scelta va oltre il marketing. È una presa di posizione culturale che si riflette anche nella produzione, completamente dedicata alla DOCG, un unicum nel panorama delle grandi cantine della zona. Un segnale forte che racconta un progetto fatto di coerenza, studio e visione a lungo termine.
L’incontro con l’eccellenza gastronomica veneta
A conferma di questo approccio, Col Vetoraz ha scelto di celebrare la 57ª edizione del Vinitaly con un evento speciale in collaborazione con Caviar Giaveri, eccellenza trevigiana nella produzione di caviale.
Lo chef Paolo Speranzon della Locanda San Martino ha firmato un piatto inedito: un green curry di asparagi alla brace e fave, servito con il pregiato caviale Sevruga Imperial, in abbinamento al Valdobbiadene DOCG Extra Dry Cuvée 13.
Un’esplosione di equilibrio e armonia tra note vegetali, leggere affumicature e sfumature esotiche, completate dalla rotondità e dai profumi eleganti dello spumante. Un connubio che ha saputo interpretare alla perfezione il concetto di piacere consapevole e di eccellenza radicata nel territorio.
Info al sito https://www.colvetoraz.it/